Le automobili elettriche utilizzano un pacco batterie ed un motore a zero emissioni. Questo rappresenta un notevole vantaggio perché non producono alcuna sostanza tossica ed i costi di gestione sono estremamente ridotti, anche se a fronte di uno svantaggio di termini di autonomia. Tuttavia sebbene sia difficile che in condizioni d’uso reale una vettura elettrica possa garantire un’autonomia superiore a 200 chilometri, fortunatamente si stanno diffondendo su tutto il territorio sia in Italia che all’estero stazioni di ricarica rapida che tagliano in maniera significativa i tempi necessari per fare il pieno di energia.
Le automobili ibride sono caratterizzate da un sistema di propulsore ibrido, composto cioè da un motore termico (benzina o diesel) e da un motore elettrico. Il vantaggio e l’innovazione di tali modelli è determinato dalla minor richiesta di carburante, dovuta all’intervento del modulo elettrico: in ambienti cittadini ed in generale a basse velocità l’auto può muoversi senza consumare benzina e quindi senza emettere sostanze nocive. Il motore a zero emissioni si ricarica di energia da una batteria, collocata generalmente sotto il pianale, ricaricabile da una presa a muro oppure attraverso sistemi di bordo: nel primo caso l’automobile si rivela più costosa ed assume la denominazione plug-in hybrid, mentre nel secondo sarà più economica e dall’autonomia sensibilmente inferiore.
Una piattaforma ibrida può utilizzare due tipolgie di sistemi:
- Il sistema in parallelo in cui entrambi i motori forniscono coppia alle ruote;
- Il sistema in serie secondo cui l’unità termica non è collegata alle ruote e fornisce energia solo per alimentare il modulo elettrico.
Le vetture di quest’ultimo tipo vengono denominate EREV, ovvero elettriche ad autonomia estesa. Un famoso modello di questa tipologia è ad esempio la Chevrolet Volt. In questi modelli il motore elettrico è l’unico a muovere fisicamente l’automobile, mentre l’unità termica interviene qualora la carica delle batterie si concluda. Questa produce energia e la indirizza all’unità elettrica, che contemporaneamente continua a spingere l’automobile. Il meccanismo descritto avviene autonomamente, senza che vi sia il bisogno di fermare il veicolo e senza che colui che guida si accorga di niente.